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Il decreto 8 agosto 2023 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Gu n. 261 dell’8 novembre 2023) istituisce il Fondo nazionale reddito energetico, che finanzia agevolazioni destinate alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo a servizio di unità immobiliari di tipo residenziale nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico.

Le risorse finanziarie prevista dal Fondo nazionale reddito energetico

Le risorse finanziarie del Fondo sono di duecento milioni di euro, da suddividere per le annualità 2024 e 2025. Per ciascuna delle annualità, le risorse sono così ripartite:

a) ottanta milioni di euro alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
b) venti milioni di euro alle restanti regioni o province autonome.

La gestione del Fondo

La gestione delle attività necessarie all’operatività del Fondo sono affidate al Gestore dei servizi energetici (Gse), la società interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, che promuove lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Il Gse dovrà:

a) attivare e gestire i conti correnti bancari;
b) realizzare una piattaforma informatica digitale per l’acquisizione delle istanze di accesso alle agevolazioni, per la rendicontazione e il monitoraggio dei risultati conseguiti e per la gestione delle transazioni economiche del Fondo;
c) pubblicare i bandi per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni sul proprio sito istituzionale;
d) fornire informazioni e/o chiarimenti per facilitare l’accesso alle agevolazioni, mediante appostiti canali di comunicazione;
e) svolgere l’attività istruttoria delle istanze di accesso alle agevolazioni secondo quanto previsto dal regolamento del Fondo;
f) effettuare i controlli sulla regolarità degli interventi realizzati.

Soggetti beneficiari

L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di contributo in conto capitale. Ne possono beneficiare esclusivamente le persone fisiche appartenenti a nuclei familiari in condizione di disagio economico, cioè i nuclei familiari aventi un Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) inferiore a quindicimila euro, ovvero inferiore a trentamila euro nel caso di nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. Ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola istanza di agevolazione e può beneficiare dell’agevolazione una sola volta.

Interventi ammessi

Sono ammessi alle agevolazioni gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo, connessi ad utenze di consumo per le quali è attivo, al momento della presentazione della istanza di accesso alle agevolazioni, il contratto di fornitura di energia elettrica nella titolarità del soggetto beneficiario o di altro appartenente al nucleo familiare.

Gli interventi devono garantire che una quota dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, definita nell’ambito del regolamento del Fondo, sia autoconsumata e comprendere anche i seguenti servizi, per una durata non inferiore a dieci anni: polizza multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.

Le utenze di consumo saranno asservite a unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare al momento della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni. Sono ammesse le unità immobiliari accatastate nel gruppo A delle categorie catastali, con esclusione, in ogni caso, delle unità immobiliari accatastate nelle categorie A1, A8, A9 e A10.

Requisiti degli interventi

Gli interventi devono:

a) essere realizzati su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, ovvero su aree e spazi pertinenziali, per i quali il soggetto beneficiario è titolare di un valido diritto reale.
b) rispettare i requisiti tecnici definiti nell’ambito del regolamento del Fondo;
c) prevedere una potenza nominale degli impianti fotovoltaici non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, e comunque di potenza non superiore alla potenza disponibile in prelievo sul punto di connessione al momento della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni.
Le agevolazioni non sono accessibili ai soggetti che realizzano impianti ai fini del soddisfacimento della quota d’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici
Gli interventi sono realizzati esclusivamente da imprese abilitate all’installazione degli impianti, che siano in regola relativamente ai requisiti di formazione e aggiornamento obbligatori richiesti per le attività di installazione e manutenzione di impianti da fonti di energia rinnovabile.

Il contratto di reddito energetico

Per l’accesso alle agevolazioni, sarà stipulato con il Gse un “contratto di reddito energetico”, in conformità agli schemi-tipo allegati al regolamento del Fondo. Agli interventi per i quali si è conclusa la stipula del contratto di reddito energetico è concesso un contributo in conto capitale in misura pari ai costi ammissibili e, in ogni caso, entro il seguente limite massimo:
Potenza nominale elettrica – Pn (kWe): 2 ≤ Pn ≤ 6
Quota fissa: € 2.000
Quota variabile: € 1.500 / kWe

I costi ammissibili corrispondono alle spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi e alla fornitura dei servizi. Non rientrano tra i costi ammissibili i costi di esercizio connessi al servizio di misura dell’energia prodotta svolto dal gestore di rete competente, gli oneri e gli obblighi risarcitori correlati ai casi di decadenza dal beneficio, nonché la disinstallazione di tutti i componenti di impianto e le attività propedeutiche all’avvio allo smaltimento degli stessi. Le agevolazioni non sono cumulabili, con riferimento ai medesimi costi ammissibili, con altri incentivi pubblici, comunque denominati.

L’istanza di accesso

L’istanza di accesso alle agevolazioni deve essere trasmessa al Gse da parte del soggetto beneficiario, eventualmente con il supporto del soggetto realizzatore, per il tramite della piattaforma informatica. L’esame da parte del Gse delle istanze di accesso alle agevolazioni avvierà in ordine cronologico, secondo il meccanismo della “procedura a sportello” in relazione a ciascuna area geografica.

 

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