Come è noto,
con delibera n. 1 del 21/01/2020 il Comune di Budoni ha modificato il “Regolamento della
tassa di soggiorno”, infatti, se prima questa imposta era solo destinata
ai villaggi Turistici, Campeggi e Alberghi etc. ora invece, viene estesa anche
alle Case Vacanza , B&B,
Affittacamere e a tutte
le attività extra alberghiere.
INTERVISTA AD UN OPERATORE TURISTICO BUDONESE:
-La vostra azienda opera nel settore immobiliare
Budonese e in generale Gallurese dal 1990, può dirmi cosa ne pensa di questa
modifica della tassa di soggiorno o come alcuni preferiscono chiamarla
“contributo di servizi” che va ad estendersi anche alle case per
ferie?
-Come titolare di un
agenzia immobiliare non sono preoccupato per la tassa in
sé
, non giudico la
scelta politica in quanto tale,
piuttosto siamo preoccupati dalle modalità di applicazione e sulle
grosse differenze tra chi ha 3 case e non ha partita iva, e potrà beneficiare
del forfettario e chi come la mia azienda dovrà far pagare un imposta giornaliera
assai più onerosa
per il
proprio cliente.
-A quanto ho capito lei non trova giusto equiparare
le tariffe delle case vacanza a quelle degli hotel?
– Si,
poiché, in tale
norma si equiparano le tariffe delle attività alberghiere con quelle extra
alberghiere ed è sbagliato, poichè parliamo
di target di clienti differenti;
Negli hotel abbiamo ad
esempio in prevalenza la presenza di
coppie con pernottamenti brevi di pochi giorni e nelle altre si ha una presenza
a maggioranza di famiglie di 3/4 persone di media che prediligono le case o gli
appartamenti piuttosto che affittare una camera al B&B;
Ora facciamo un esempio, 4
persone che vorrebbero venire due settimane nel mese di luglio dovranno pagare:
2,5€ al giorno a persona, per un totale di 10 euro al gg x 14gg equivale ad un
esborso a vacanza di €.140,00
in più oltre
l’affitto.
È una cifra davvero
importante da chiedere in aggiunta ad una famiglia, che può spostate gli
equilibri se scegliere una località piuttosto che un’altra.
-Lei come operatore turistico non pensa che questa
tassa
potrebbe rivelarsi
utile per far emergere il
sommerso?
In teoria si ma in
pratica, sappiamo che chi affitta in nero continuerà a farlo e lo farà senza
applicare questa imposta, noi invece che siamo in regola dovremmo chiedere al
nostro cliente una tariffa molto alta pari a quella di un hotel a 5 stelle per
lo stesso appartamento e sono sicuro che ci saranno tante occasioni di
proteste, alcuni clienti che magari per
risparmiare 140 euro andranno a favorire proprio il nero oppure andranno nei
comuni costieri nostri competitor che hanno tariffe per le case vacanza più
basse come Porto San Paolo, o ancor meglio in comuni dove tale imposta non è
presente come a San Teodoro.
Sarebbe utile una
rimodulazione delle tariffe riferite alle case vacanza e agli appartamenti o in
formula forfettaria oppure facendo un distinguo per categorie. E poi un buon
monitoraggio di chi non rispetta le regole non solo da parte degli organi
pubblici ma anche di noi operatori onesti, allora si che la tassa potrebbe
essere utile per dare una regolata al comparto. Infatti, non giudico la tassa
in quanto tale, ma i metodi di applicazione.
-Riassumendo cosa contesta
specificamente della scelta
di ampliare la tourist tax alle case vacanza?
Ciò che mi permetto di
dire in base alla mia esperienza, è che sarebbe opportuno fare un distinguo tra il diverso tipo di
target e di permanenza, non trovo equo il paragonare il cliente che va in casa
vacanza alloggiando 14gg o 30gg e un pernottamento di 3/4 in hotel a 5stelle,
basti guardare in nostri diretti comuni competitor che fanno una distinzione di
tariffe tra hotel, villaggi e case vacanza, che a mio avviso dovrebbe essere
più bassa rispetto agli hotel.
-Cosa propone lei in qualità di imprenditore turistico a
questa amministrazione?
La prima cosa auspicabile
sarebbe un sereno confronto tra Amministratori Pubblici e operatori turistici,
perché penso che sia importante il confronto a prescindere in ogni occasione
come punto di crescita, in tale sede la prima nostra istanza sarebbe
senz’altro
quella di chiedere la revisione delle tariffe della tassa di
soggiorno riferita alle case vacanza e alle tipologie extra alberghiere, quanto meno equiparandole
ai nostri competitor di destinazione turistica, poiché non solo a nostro avviso
ma secondo il mercato il target che pernotta in hotel a 5 stelle 3gg è
differente da una famiglia che vuole passare due settimane in un appartamento,
come è diverso da chi va in campeggio o un B&B, e a nostro avviso ci
dovrebbero essere tariffe differenti;
In seconda istanza la
nostra richiesta sarà quella di chiedere all’amministrazione una promozione
anticipata di quello che sarà il piano Servizi Turistici Estate 2020 che il
cliente andrà ad usufruire scegliendo la destinazione Budoni, poichè come lo
stesso assessore al turismo l’ha definita è
un “contributo per servizi”, ma i servizi quali saranno?
Negli anni passati abbiamo
visto che il piano turistico è sempre stato pubblicato in piena stagione, ma
noi se dobbiamo chiedere un contributo anticipato maggiore ai nostri clienti dovremmo avere la
certezza dei servizi che gli stessi andranno a trovare nel periodo estivo in
sede di prenotazione che avviene già da oggi per non dire ieri, non pretendiamo
il calendario nel dettaglio di ogni singolo evento, ma quantomeno in linea
generale la conferma dei servizi passati ed eventualmente l’anticipo di quelli
futuri.
E ciò dovrebbe avvenire in
largo anticipo, con una diffusione pubblica e ufficiale, chiara e
rintracciabile, su tutti i mezzi che un’amministrazione ha a disposizione, dal
sito ufficiale ai siti turistici correlati come Budoni welcome, ai canali
social, stampa online e offline, in maniera che anche noi nei nostri canali di
promozione si possa dare una spiegazione alla richiesta di questo
“contributo ai servizi ” che chiediamo a nome e per conto dell’Amministrazione
Pubblica.
Ciò detto non solo per
essere più competitivi solo noi imprenditori del settore ma per essere più competitiva la destinazione
turistica in sé, cioè BUDONI.
Perché se noi non
affittiamo le case restano vuote, e sono persone che mancheranno non solo agli
imprenditori del mio settore ma all’intero settore turistico.
La ringrazio per lo spazio
da lei destinato per poter esprimere pubblicamente il nostro pensiero che è condiviso da tanti
altri operatori del settore, confido anche nella sensibilità degli amministratori
con la quale da anni mi confronto e sono sicuro che prenderanno queste mie
considerazioni come un invito al confronto.
-La ringrazio io della testimonianza e le auguro una
buona stagione turistica, naturalmente
girerò
queste sue istanze direttamente
all’Amministrazione Comunale nella speranza che ci possa essere questo
auspicato incontro tra chi amministra e chi opera nel nostro comune. Il mio sito sarà lieto,
come ho sempre fatto
, di
mettere a disposizione delle parti coinvolte uno spazio neutro di discussione.
Sarà mio compito tenervi aggiornati con eventuali
note stampa ufficiali… a videcci sani!
LA MAGGIORANZA ASCOLTA GLI OPERATORI E MODIFICA LE
TARIFFE TOURIST TAX “CASE PER VACANZA”.
Arriva la Rettifica alla delibera della Tourist Tax 2020
nello specifico alle tariffe applicate alle Case Vacanza e alle attività extra
alberghiere Budonesi:
in alta stagione si
passa da €.2,50 a €. 0,60 centesimi e in bassa stagione da €. 1,00 a €. 0,30
centesimi, un bel meno 70% circa,
rispetto alla prima delibera, risponde così l’Amministrazione Porcheddu con puntualità a
48 ore dalla pubblicazione dell’ articolo/intervista sul giornale locale www.budoninews.it dove gli
operatori del settore chiedevano un adeguamento al target dei clienti in base
alle tipologie di accoglienza, la risposta è arrivata e gli operatori si
complimentano con il Sindaco per aver ascoltato le loro istanze e per essere
intervenuto in maniera puntuale e celere su una problematica imminente, ora
l’augurio è che si possa aprire finalmente un tavolo di dialogo per promuovere fattivamente e insieme pubblico e
privati quali e quanti servizi il paese
di Budoni offrirà per la stagione 2020.
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