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Gli impianti fotovoltaici sono a tutti gli effetti alcuni dei protagonisti della transizione energetica. È importante quindi continuare su questa strada a costruire un futuro più sostenibile investendo in tecnologie sempre più accessibili e con maggiori vantaggi economici.

I vantaggi fiscali ancora disponibili per privati ed imprese sono molti, ma non è facile districarsi tra le opportunità.
Proviamo dunque di seguito a fare chiarezza con una panoramica dettagliata.

 

Bonus per soggetti IRPEF

Al fine di promuovere l’adozione di energie rinnovabili e la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, il Governo italiano, ha promosso negli anni e promuove ancora, numerose iniziative rivolte ai soggetti privati, volte all’installazione di impianti a energia rinnovabile.

L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.

Vediamo insieme di seguito il quadro dei bonus fiscali e incentivi a fondo perduto ancora disponibili.

 

Bonus Fiscali

Per bonus fiscale, si intende una detrazione IRPEF di una determinata aliquota, concessa dallo Stato italiano a seguito dell’esecuzione di alcuni lavori/ interventi, in questo caso per l’installazione di impianti fotovoltaici.

Questa agevolazione consente ai contribuenti di detrarre dalle imposte fiscali una percentuale dei costi sostenuti.

   

Panoramica dei Bonus Fiscali 2024
Tabella 1 – Quadro riassuntivo delle agevolazioni disponibili. (Crediti: D. Faccari – C. Casini – L. Munari – R. Romano)

   

Cumulabilità con altri bonus

Abbiamo visto come il Governo italiano, in questi ultimi anni abbia promosso e stanziato innumerevoli bonus e fondi volti alla riqualificazione e ristrutturazione in genere del patrimonio edilizio. In questa sede, si vogliono fornire alcuni spunti su come sia possibile, per le persone fisiche proprietarie di un immobile residenziale, cumulare più bonus fiscali di diverso ambito.

Si ipotizzi di possedere oltre all’immobile anche un giardino di carattere pertinenziale al primo. Sul medesimo terreno la committenza abbia necessità di installare una pergola per godersi lo spazio verde nel periodo estivo.

Volendo dare un’impronta green al progetto, si potrebbe ipotizzare di trasformare una normale pergola avente funzione di riparo dal sole, in una pergola fotovoltaica, andando così a sfruttare due bonus distinti e rendendo la stessa più utile e funzionale in tutti i mesi dell’anno.

Infatti, andando a combinare e a dare un nuovo aspetto tecnologico e green al progetto originario, si potranno andare ad utilizzare due bonus distinti: bonus verde 36% e bonus ristrutturazione 50%.

Se la struttura in legno di base viene installata per sostenere delle piante, si può infatti avere per la struttura e per l’acquisto delle piante il bonus verde del 36 per cento, mentre per i pannelli fotovoltaici, che successivamente andranno aggiunti come copertura, si potrà utilizzare il bonus ristrutturazioni. Con tale soluzione il massimale di spesa sale, andando a cumulare ai canonici 96.000,00 € dati per il bonus 50%, altri 5.000,00 € dati con il bonus verde 36%.

 

Spese Ammissibili

Si ricorda che, oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile portare in detrazione anche le spese sostenute per: la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse all’esecuzione dell’intervento e per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento, per le spese sostenute per l’acquisto dei materiali; per le spese effettuate per perizie e sopralluoghi, l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori, per gli oneri di urbanizzazione.

  

Adempimenti necessari per accedere ai Bonus Fiscali

La detrazione fiscale non viene detratta dall’imposta lorda in un’unica soluzione, ma viene suddivisa in 10 quote (4 per il Superbonus), spalmate su altrettanti anni. All’atto della presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, è possibile richiedere l’agevolazione.

La seguente documentazione di supporto è elemento vincolante:

  • Titolo edilizio e comunicazione preventiva all’ASL
    Tra i documenti che i contribuenti devono conservare e presentare in caso di controlli da parte di Agenzia delle Entrate, per la fruizione delle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, sono comprese le abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare
  • Bonifico parlante
    Il pagamento deve essere tracciato, riconosciuto e valido per la detrazione. Pertanto, il bonifico deve essere parlante. Le caratteristiche di quest’ultimo (rispetto all’ordinario) riguarda i dati richiesti al momento della sua compilazione, ovvero:
    – la causale del versamento con riferimento alla legge del bonus;
    – il numero e la data della fattura;
    – il codice fiscale/la partita IVA di chi beneficia del pagamento;
    – il codice fiscale di chi beneficia della detrazione.
  • Comunicazione all’ENEA
    Per ottenere il Bonus si dovrà comunicare – entro un massimo di 90 giorni – l’avvenuta installazione dell’impianto all’ENEA. Sarà inoltre necessario disporre della certificazione di un tecnico abilitato e l’attestazione della classe energetica.
  • Pratica Allaccio GSE
    Fra gli elementi che il beneficiario della detrazione Superbonus, dovrà prestare attenzione, c’è sicuramente la stipula del contratto di cessione dell’energia con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), in quanto per tale specifico intervento, l’accesso all’incentivo è vincolato alla stipula di un contratto.

  

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Superbonus, Ecobonus, Sismabonus e altri bonus edilizi: la guida aggiornata del Notariato

  

Incentivi fiscali a fondo perduto

I contributi a fondo perduto sono finanziamenti pubblici o privati che non richiedono la restituzione delle somme erogate. Tra i possibili beneficiari, il Governo ha stanziato alcuni fondi fruibili dal privato cittadino. Di seguito un breve excursus.

 

Fondo Nazionale Reddito Energetico

Nella Gazzetta Ufficiale n.261 dell’8 novembre è stato pubblicato il decreto 8 agosto 2023 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il quale viene istituito il Fondo nazionale Reddito Energetico.

Scopo del Fondo è quello di agevolare l’installazione di impianti fotovoltaici realizzati in modalità autoconsumo per nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica.

Il Fondo è comprensivo di 200 milioni di euro per il biennio 2024 e 2025, accessibili attraverso bandi specifici gestiti dal GSE.

Particolare riguardo è stato rivolto alle regioni del centro e sud Italia, a cui sarà indirizzato l’80% dell’importo messo a disposizione dal Fondo nazionale.

I nuclei familiari beneficiari dovranno presentare un ISEE inferiore a 15.000 euro o, nel caso in cui vi fossero quattro o più figli a carico, 30.000 euro.

Il contributo a fondo perduto, differente a seconda della Regione di residenza, consiste in una Convenzione tra il beneficiario dell’incentivo, il GSE e la Regione di appartenenza per l’installazione di impianti solari fotovoltaici.
Grazie all’accordo attivato per il servizio di scambio dell’energia prodotta, quanto prodotto e immesso nella rete, produrrà un credito per l’energia prodotta ma non utilizzata.

In ragione dell’accordo stipulato, gli eventuali crediti accumulati verso il GSE saranno ceduti dagli utenti alla Regione.

 

Incentivi Regionali

Oltre agli incentivi nazionali, per accedere al fotovoltaico residenziale sono disponibili anche alcuni incentivi regionali. Attualmente attivi in Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Puglia, i fondi regionali promuovono l’installazione di impianti fotovoltaici e relative batterie di accumulo, con piani che coprono dal 40% fino al 100% delle spese sostenute con un limite massimo di spesa.

…CONTINUA LA LETTURA NEL PDF.

L’articolo continua con al trattazione del

  • Incentivi Regionali
  • Incentivi per l’autoconsumo diffuso
  • Incentivi di cui al D.M. 04/07/2019 (Decreto FER)
  • Incentivi per Imprese
  • Nuova Legge Sabatini
  • Decreto Energia
  • Decreto SUD
  • Ulteriori agevolazioni e semplificazioni

 

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