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Dopo avere annunciato il recupero di oltre 4 miliardi dalla rottamazione delle cartelle, in occasione della relazione sull’attività dell’Agenzia delle Entrate, il governo va verso una riapertura dei termini per aderire alla versione quater, con la possibilità di pagare le prime due rate scadute a ottobre e novembre scorsi entro il 15 marzo 2024.

Si riapre il termine per la rottamazione quater

L’ipotesi, circolata già la scorsa settimana, trova spazio in un emendamento dei relatori al decreto Milleproroghe: prevede il differimento del termine di pagamento della prima e della seconda rata, scadute rispettivamente il 31 ottobre e 30 novembre 2023. La modifica stabilisce che il contribuente non decade dalla definizione agevolata se “effettua l’integrale versamento di tali rate entro il termine del 15 marzo 2024“. Alla nuova scadenza, si precisa, si applica anche il consueto termine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla norma.

Il ravvedimento speciale

Sempre in tema fiscale, si profila anche una riapertura del “ravvedimento speciale”, l’istituto che consente di regolarizzare le violazioni riguardanti le dichiarazioni fiscali, purché siano state presentate regolarmente. Sempre una proposta di modifica dei relatori prevede che possano usufruire del ravvedimento speciale coloro che abbiano commesso violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate “relative al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022”. E fissa quindi il versamento delle somme dovute “in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024 o in quattro rate di pari importo con scadenza della prima rata fissata al 31 marzo 2024”.

Come ricordano le Entrate sul loro portale, “l’agevolazione consiste nel pagamento delle sanzioni nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile. In caso di rateazione delle somme, il mancato pagamento, anche parziale, di una rata entro il termine di scadenza della rata successiva comporta la perdita del beneficio della dilazione e le somme residue sono iscritte a ruolo con applicazione della sanzione ordinaria e degli interessi”.

Grimaldi (Avs): “Governo premia evasori”

Marco Grimaldi, vice capogruppo Avs alla Camera, commenta la novità dicendo che “dal fisco ‘Amico’” si passa “ad un sistema che premia gli evasori. E che tende la mano perfino a coloro che, dopo essere stati graziati dal ‘privilegio’ della definizione agevolata e non si sono degnati di pagare in tempo, possono comodamente farlo con 5/6 mesi di ritardo giustificato”. Il ravvedimento allargato a tutto il 2022 consente “di regolarizzare errori o omissioni commessi versando il dovuto in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024, oppure, addirittura in quattro rate di pari importo con la prima entro la fine di marzo e l’ultima entro la fine del 2024. Le altre rate, sulle quali vanno calcolati gli interessi del 2%, scadono il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre del 2024″. E, conclude, “chi evade può stare tranquillo”.

Le altre proroghe

Tra le altre proroghe, sempre con un emendamento depositato nelle commissioni affari costituzionali e bilancio della camera, si prevede che potranno continuare a svolgersi in modalità telematica fino al 30 aprile le assemblee di società ed enti. Ancora, si proroga a tutto il 2024 il sistema di incentivi per l’assunzione da parte di enti e associazioni del Terzo Settore di persone con disabilità. E si introduce uno sconto di 45 milioni nel 2024 sulla spending review per le Regioni nell’ambito del contributo a loro carico per il concorso agli obiettivi di finanza pubblica. Il contributo per quest’anno è di 305 milioni e torna poi ai previsti 350 milioni per gli anni dal 2025 al 2028. Le agevolazioni per aprire i mutui per la prima casa per i giovani under 36 con Isee fino a 40mila euro verranno riconosciute anche a chi ha firmato entro il 31 dicembre 2023 solo il contratto preliminare purché il rogito sia concluso entro la fine del 2024.

 

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