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Pignoramento dell’auto con finanziamento in corso: è possibile? Scopriamolo insieme.

In questo articolo vedremo se è possibile il pignoramento dell’auto con finanziamento in corso (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pignoramento dell’auto con finanziamento in corso: è possibile?

Nel caso di un finanziamento auto non pagato, il creditore ha il diritto di procedere al pignoramento del veicolo.

Questo è possibile perché, fino alla completa estinzione del debito, il veicolo rimane di proprietà della finanziaria o della banca che ha erogato il finanziamento, nonostante sia in possesso e uso dell’acquirente.

Nel dettaglio, ecco come si svolge il processo:

  1. Mora e Precetto: Se le rate del finanziamento non vengono pagate, il debitore entra in mora e il creditore può iniziare le procedure legali, partendo dall’emissione di un precetto. Questo atto notifica al debitore che ha 10 giorni di tempo per saldare il debito prima che si proceda con azioni più severe.
  2. Pignoramento del veicolo: Se il debito non viene saldato entro il termine stabilito, il creditore può richiedere l’intervento di un ufficiale giudiziario per il pignoramento del veicolo. Questo comporta la verifica della presenza fisica del veicolo o la conferma tramite Pubblico Registro Automobilistico (PRA), seguita dalla possibile confisca del veicolo.
  3. Vendita forzata: Una volta pignorato, il veicolo può essere venduto all’asta o tramite altre forme di vendita giudiziaria, e il ricavato viene utilizzato per estinguere il debito residuo con il creditore.

È importante ricordare che, anche se il veicolo viene pignorato e venduto, il debitore rimane responsabile di qualsiasi saldo debitorio rimanente qualora il ricavato della vendita non fosse sufficiente a coprire l’intero debito.

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Come avviene il pignoramento auto con finanziamento in corso

Tuttavia, il processo di pignoramento di un’auto non può essere avviato solamente sulla base di minacce telefoniche o comunicazioni verbali.

Affinché un creditore possa procedere legalmente al pignoramento di un veicolo, sono necessari degli step formali definiti dalla legge, che garantiscono sia seguita la corretta procedura.

Nello specifico servono questi passaggi legali per il pignoramento di un veicolo o di qualsiasi altra cosa:

  1. Titolo Esecutivo: Prima di tutto, il creditore deve possedere un titolo esecutivo. Questo è un documento ufficiale, come una sentenza giudiziale definitiva o un atto notarile, che stabilisce il diritto del creditore a ricevere il pagamento del debito. Il titolo esecutivo conferma legalmente l’importo dovuto e la natura del debito.
  2. Notifica dell’Atto di Precetto: Una volta ottenuto il titolo esecutivo, il creditore deve fare notificare al debitore un atto di precetto. Questo atto è una comunicazione formale, effettuata da un ufficiale giudiziario, che ordina al debitore di pagare quanto dovuto entro un periodo tipicamente di 10 giorni. L’atto di precetto avvisa il debitore che, in caso di mancato pagamento, il creditore avrà il diritto di procedere con azioni esecutive, inclusa l’espropriazione dei beni.
  3. Procedura di Pignoramento: Se il debitore non salda il debito entro il termine stabilito nell’atto di precetto, il creditore può richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario per iniziare la procedura di pignoramento del veicolo. Questo processo sarà supportato dalla documentazione legale che comprende il titolo esecutivo e l’atto di precetto, assicurando che ogni azione sia conforme alla legge.
pignoramento dell'auto con finanziamento in corso
In foto, un’auto con i fari accesi.

Cosa fare se ricevi minacce telefoniche di pignoramento

Come abbiamo detto, il processo di pignoramento di un’auto non può essere avviato solamente sulla base di minacce telefoniche o comunicazioni verbali. Affinché un creditore possa procedere legalmente al pignoramento di un veicolo, sono necessari degli step formali definiti dalla legge, che garantiscono sia seguita la corretta procedura.

Solo l’Agenzia delle Entrate è infatti autorizzata ad avviare un pignoramento senza titolo esecutivo, ma non banche e finanziarie. Questo perché, nel caso di mancato pagamento di una cartella esattoriale, questa funge già da titolo esecutivo.

Se ricevi minacce telefoniche dalla tua finanziaria, stai sicuro che, se non hanno un titolo esecutivo e se non ti è stato notificato l’atto di precetto, nessuno può pignorare la tua auto. Ad ogni modo, se ti trovi in questa situazione ti consiglio comunque di rivolgerti a un legale.

Cosa accade se non pago le rate del finanziamento auto

Il mancato pagamento delle rate di un finanziamento auto può comunque innescare una serie di conseguenze serie per il debitore, che non riguardano solo il pignoramento.

Ad esempio, rischi una segnalazione ai sistemi di informazione creditizia (SIC) e alla centrale rischi della Banca d’Italia (CAI) come cattivo pagatore.

Queste segnalazioni possono limitare significativamente la tua capacità di richiedere finanziamenti, mutui e prestiti in futuro. Ti sarà, inoltre, vietato emettere assegni e aprire nuovi conti correnti.

FAQ: domande frequenti sul pignoramento

Quali beni possono essere pignorati?

Possono essere pignorati diversi tipi di beni: immobili, stipendi, conti bancari, veicoli, ecc. Tuttavia, la legge stabilisce alcuni beni “impignorabili”, come gli strumenti indispensabili per il lavoro del debitore.

Come si svolge il procedimento di pignoramento?

Il pignoramento inizia con un atto notificato dal creditore al debitore. Successivamente, un ufficiale giudiziario valuta e sequestra i beni da pignorare. In alcuni casi, può avvenire direttamente tramite gli enti finanziari o datori di lavoro.

Il debitore può opporsi al pignoramento?

Sì, il debitore ha il diritto di opporsi al pignoramento presentando un’opposizione all’esecuzione o all’espropriazione, a seconda del caso, davanti al giudice competente.

Qual è la differenza tra pignoramento e sequestro?

Il pignoramento è un atto esecutivo diretto a soddisfare un credito, mentre il sequestro è una misura cautelare che mira a conservare i beni in vista di un giudizio futuro.

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