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Come pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili grazie a nuova legge 2023 al via? Sui terreni gravano, come su qualsiasi altro immobile, una serie di tasse da pagare che devono essere per legge calcolate su qualsiasi tipologia di terreno, che si tratti di terreni agricoli, o boschivi o edificabili. Ma ci sono sistemi che in alcuni casi e a specifiche condizioni permettono di pagare meno tasse. Vediamo quali sono. 

  • Nuova legge 2023 per pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili cosa prevede
  • Pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili con esenzione Irpef per chi vale
  • Piccola proprietà contadina per pagare meno tasse su terreni agricoli, edificabili, boschivi come funziona 
  • Pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili se si è giovani come fare
  • Imu sui terreni agricoli, boschivi ed edificabili si può pagare meno?

Nuova legge 2023 per pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili cosa prevede

La Manovra 2023 ha previsto nuova legge al via per la nuova riapertura dei termini per la rivalutazione di partecipazioni e terreni, con imposta sostitutiva ridotta al 16% e valida anche per le partecipazioni quotate, ai titoli, quote o diritti negoziati in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione.  

Ciò significa che per terreni agricoli, boschivi ed edificabili è possibile assumere il costo fiscale di titoli, quote o diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione posseduti alla data del primo gennaio 2023, con la prospettiva di minori o nessuna plusvalenza all’atto della successiva vendita con riferimento al 31 dicembre 2022, a condizione, però, che lo stesso valore sia soggetto ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi.

La nuova aliquota al 16% prevede, dunque, di ridefinire i valori di acquisto di partecipazioni negoziate e non negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione e dei terreni edificabili con destinazione agricola posseduti alla data del primo gennaio 2023. 

In tali casi, le imposte sostitutive si possono rateizzare fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a partire dal 15 novembre 2023. Le imposte sostitutive possono essere rateizzate fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a partire dal 30 giugno 2023 e redazione e giuramento della perizia devono essere effettuati entro la stessa data, cioè il 30 giugno 2023.

Per usufruire della rivalutazione per il 2023, la partecipazione deve essere iscritta in bilancio al primo gennaio 2023, mentre per il calcolo dell’’imposta sostitutiva le regole da seguire restano le stesse e sono le seguenti:

  • sull’intero valore della perizia, si deve pagare l’intera imposta sostitutiva il 30 giugno 2023 e in caso di pagamento rateale, in tre rate annuali di pari importo a partire dal 30 giugno 2023;
  • sul valore normale calcolato in riferimento al mese di dicembre 2022, a condizione che lo stesso valore sia soggetto ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, cioè sulla media aritmetica dei prezzi rilevati nel mese di dicembre 2022 per quote e diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione.

Pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili con esenzione Irpef per chi vale

Altro modo che permette di pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili è l’esenzione Irpef dei redditi dominicali e agrari che vale per terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. 

La misura prevede che, in riferimento all’anno d’imposta 2023, non devono concorrere alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche i redditi dominicali e agrari relativi a terreni agricoli dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

Sono imprenditori agricoli professionali (IAP) coloro che hanno competenze e conoscenze professionali specifiche e dedicano alle attività agricole almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo, ricavando dalle stesse attività almeno il 50% del proprio reddito globale. 

Sono, inoltre, considerati imprenditori agricoli professionali anche i soci o amministratori di società di persone, di capitali e cooperative che, oltre all’esercizio esclusivo delle attività agricole, soddisfano i seguenti requisiti:

  • nel caso di società di persone, che almeno un socio sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (per la società in accomandita la qualifica è riferita ai soci accomandatari);
  • nel caso di società di capitali o cooperative, che almeno un amministratore che sia anche socio 
  • nel caso di società cooperative sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale. 

Piccola proprietà contadina per pagare meno tasse su terreni agricoli, edificabili, boschivi come funziona 

E’ possibile pagare meno tasse su terreni agricoli, edificabili, boschivi chiedendo l’agevolazione della Piccola Proprietà Contadina: si tratta di una serie di agevolazioni fiscali che vengono riconosciute agli agricoltori per l’acquisto di terreni agricoli.

Per l’acquisto di un terreno da parte di un coltivatore o un imprenditore agricolo a titolo professionale è previsto il pagamento di una imposta di registro del 15% del prezzo dichiarato del terreno agricolo con un minimo di 1.000 euro, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale, con la Piccola Proprietà Contadina le tasse si riducono notevolmente.

In tal caso è, infatti, previsto il pagamento dell’imposta di registro dell’1% del prezzo dichiarato del terreno agricolo e imposta ipotecaria e imposta catastale di 200 euro. 

Pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili se si è giovani come fare

Le leggi in vigore prevedono la possibilità di pagare meno tasse su terreni agricoli, boschivi ed edificabili se il titolare o almeno uno degli esercenti ha una età inferiore ai 36 anni e per permettere l’avvio di piccole e microimprese ma solo nei comuni montani.

Lo sconto sulle tasse da pagare sul terreno viene riconosciuto sotto forma di credito di imposta per i primi tre periodi d’imposta decorrenti dall’anno di inizio dell’attività in misura pari alla differenza tra l’imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito d’impresa determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza dell’importo di 80.000 euro e l’imposta calcolata sul medesimo reddito con aliquota del 15%.

Imu sui terreni agricoli, boschivi ed edificabili si può pagare meno?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, l’Imu, che è un’imposta dovuta su tutti gli immobili, ad eccezione di prime case e relative pertinenze, ma compresi i terreni, non si paga per niente sui terreni agricoli posseduti da imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti, iscritti alla previdenza agricola e se i terreni sono usati con finalità agro-silvo-pastorale, di silvicoltura, funghicoltura e allegamento di animali.

Sui terreni edificabili, invece, l’Imu si paga sempre, ad eccezione del caso in cui un terreno edificabile risulti pertinenza dell’abitazione principale e sia accatastato unitariamente al fabbricato.


 

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