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Credits: Natron Energy

Le batterie al Sodio di Natron serviranno i data center

Basta programmi e promesse per il futuro, è il momento di entrare in azione. La californiana Natron Energy ha annunciato in questi giorni l’inizio delle operazioni su scala commerciale per le sue nuove batterie a ioni sodio (Na+). Si tratta della prima volta in assoluto che questa tecnologia d’accumulo elettrochimico raggiunge la produzione su larga scala negli Stati Uniti e il progetto non poteva che essere accolto con il massimo dell’entusiasmo. “Siamo davvero felici di annunciare l’apertura della prima fabbrica di batterie Ion-Na negli Stati Uniti“, ha commentato Colin Wessells, fondatore e co-CEO di Natron Energy. “Queste batterie offrono un’alternativa unica agli ioni di litio, grazie ad una maggiore potenza, una ricarica più rapida, una ciclo di vita più lungo e una chimica completamente sicura e stabile“.

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Le batterie al sodio di Natron Energy

Natron è stata lanciata nel 2012 per commercializzare la ricerca condotta dal suo CEO Wessells sul blu di Prussia, un pigmento che può essere impiegato come materiale catodico a basso costo. Il materiale si presta particolarmente bene ad essere usato con la chimica del sodio. Lo ione Na+, infatti, è molto più grande di  quello del litio e per questo motivo richiede una struttura più aperta a livello di elettrodi, in cui muoversi reversibilmente con una mobilità accettabile. Il blu di Prussia, oltre ad avere tale “apertura”, ha mostrato un meccanismo di “deformazione zero”. L’elettrodo non si espande e non si contrae mentre carica e scarica gli ioni sodio.

Le batterie al sodio di Natron Energy sono basate su una chimica degli elettrodi unica e brevettata a base di questo pigmento. Secondo quanto si legge sul sito questa tecnologia migliora le prestazioni immagazzinando e trasferendo gli ioni di sodio più velocemente e con una resistenza interna inferiore rispetto a qualsiasi altra batteria commerciale. Il risultato? Le batterie Ion-Na di Natron si caricano ad un dodicesimo del tempo impiegato delle Ion-Li e hanno una durata stimata di 50.000 cicli. Ovviamente hanno prestazioni più contenute lato densità energetica. La densità di energia volumetrica è data leggermente sopra i 50 Wh/l, mentre non viene data alcuna informazione su quella gravimetrica.

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La prima fabbrica Usa di batterie al sodio

Natron ha celebrato l’inaugurazione dello stabilimento, una fabbrica situata ad Holland, nel Michigan, lo scorso 29 aprile alla presenza del sindaco Nathan Bocks e di Evelyn Wang, direttrice dell’Advanced Research Projects Agency-Energy (ARPA-E). In realtà non si tratta di un impianto nuovo ma del frutto di un’operazione di riconversione di linee produttive già esistenti ma originariamente dedicate alle ricaricabili in litio. L’azienda ha investito oltre 40 milioni di dollari per aggiornare lo stabilimento. Una spesa a cui ARPA-E ha contribuito con un investimento di 19,8 milioni di dollari attraverso il programma SCALEUP (Seeding Critical Advances for Leading Energy technologies with Untapped Potential).

Si prevede che, a pieno regime, la fabbrica produrrà 600 megawatt di batterie agli ioni di sodio all’anno e fungerà da modello per i futuri impianti Natron su scala giga. Le prime spedizioni inizieranno a giugno con un focus iniziale sui clienti IT. “Prevediamo che le nostre soluzioni di batterie verranno utilizzate per alimentare la crescita esplosiva dei data center utilizzati per l’intelligenza artificiale”, ha aggiunto Wendell Brooks, co-CEO di Natron Energy. “Siamo orgogliosi di guidare lo sviluppo della rivoluzionaria tecnologia delle batterie agli ioni di sodio. Con l’avvio della produzione su scala commerciale qui nel Michigan, siamo ben posizionati per capitalizzare la crescente domanda di sistemi di stoccaggio dell’energia tramite batterie efficienti, sicuri e affidabili”.

 

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