Decreto Salva Casa, tra mini appartamenti e recupero abitativo #finsubitoagevolazioni

Con il decreto salva casa arrivano novità per chi ha mini appartamenti, per il recupero dei sotto tetti, per i piccoli abusi e per i cambi di destinazione d’uso.

Si potrà avere l’abitabilità di un immobile con una superficie minima di 20mq per una persona, e di 28mq per due persone, obbligo servizi igienici e anche l’altezza dei tetti scende. Non solo, arriva la possibilità di avere più facilmente il cambio di destinazione d’uso e la modifica degli spazi interni o piccoli abusi.

Decreto salva casa: cambiano le misure vitali

Il decreto salva casa torna a fare discutere per le sue novità. Il suo iter burocratico per diventare legge sta procedendo in maniera abbastanza spedita. E l’approvazione potrebbe già arrivare per la fine del mese. Le novità sono diverse e potrebbero interessare diversi tipi di immobili. Infatti scende la superficie minima abitabile che passa da 28 metri quadrati a 20 per una persona sola. Mentre per due persone si passa da 34 a 28 metri quadrati. In ogni caso resta obbligatoria la presenza dei servizi igienico-sanitari.

Tuttavia scende anche l’altezza minima dei tetti, sempre ai fini dell’abitabilità. Si passa così da 2.7o a 2.4o metri.  C’è quindi la possibilità anche per i sottotetti di recuperare lo spazio necessario ed ottenere l’abitabilità. Inoltre si allargano gli scostamenti dei limiti costruttivi consentiti. Tra quanto autorizzato e quanto costruito, ci potrà essere al massimo uno scostamento del 6% per gli appartamenti fino a 60 metri quadri. 

Importanti novità sul tema della destinazione d’uso

Importanti novità sono previste anche nel campo del cambiamento delle destinazioni d’uso. Secondo il testo dell’emendamento il mutamento della destinazione d’uso della singola unità immobiliare, con o senza opere, all’interno della stessa categoria funzionale è sempre consentito. Resta ferma comunque la possibilità dei singoli comuni di fissare condizioni differenti.

E’ comunque chiaro che è possibile quando le caratteristiche dell’edificio e degli ambianti che si vogliono modificare siano conformi alla nuova funzione nel rispetto di eventuali regolamenti e strumenti urbanistici. Non solo la procedura dovrebbe essere più semplice. Saranno inoltre ammessi cambi con o senza opere.

Decreto salva casa, le altre caratteristiche

Si potrà procedere con i  lavori di riqualificazione energetica (es. bonus casa) di un singolo appartamento, anche se ci sono degli abusi all’interno del condominio. Questo perché l’emendamento chiarisce che le difformità sulle parti comuni non influenzano lo stato legittimo delle singole unità immobiliari e viceversa. Un importante novità che ha visto molti cantieri edili fermarsi proprio per questo motivo e che a questo punto potrebbero ripartire. Anche perché si ricorda che molti stop al superbonus (decreto legge n.34/2020) si sono registri proprio a causa di difformità all’interno dei condomini.

Passa anche l’emendamento “sblocca incompiute” che permette ai Comuni di poter utilizzare le somme riscosse dalla regolarizzazione per le difformità urbanistiche sugli immobili interessati da abusivi, per la demolizione oppure il completamento delle opere pubbliche. Infine si allunga il tempo previsto per le demolizioni. Dopo le ingiunzioni da parte del comune dove è ubicato l’immobile, l’obbligo di demolizione delle opere abusive potrebbe passare da 90 giorni fino a 240.

Decreto salva casa: foto e immagini