Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Dal 15 giugno si apre il canale per l’adesione al concordato preventivo biennale. Due le procedure da seguire, differenziate per le partite IVA che applicano gli ISA e per i forfettari

Concordato preventivo biennale verso il via

Dal 15 giugno 2024 si apre il canale telematico per aderire alla proposta che verrà elaborata dall’Agenzia delle Entrate nei confronti dei titolari di partita IVA.

Ci sarà tempo fino al 15 ottobre per scegliere se accettare o meno il reddito proposto dal Fisco e di conseguenza il calcolo delle imposte dovute per il biennio.

Per le partite IVA che applicano gli ISA l’adesione al concordato preventivo biennale passerà dal modello CPB, da inviare unitamente alla dichiarazione dei redditi.

Per i forfettari bisognerà invece far riferimento al quadro LM del modello Redditi e il concordato preventivo sarà limitato ad una sola annualità.

L’adesione al concordato preventivo biennale per le partite IVA che applicano gli ISA

È attesa entro il 15 giugno l’avvio della procedura per l’adesione al concordato preventivo biennale.

Questa la data a partire dalla quale tramite il Software Il tuo ISA sarà possibile comunicare gli ulteriori dati necessari all’elaborazione della proposta di concordato, mediante il modello CPB pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 29 febbraio.

Dal punto di vista operativo, il modello per la comunicazione dei dati necessari per l’elaborazione del piano biennale da parte dell’Agenzia delle Entrate dovrà essere inviato unitamente agli ISA e, quindi, con la dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 15 ottobre 2024.

Il modello, composto dal solo Quadro P, accoglierà sia l’indicazione del possesso dei requisiti e del rispetto delle condizioni d’accesso, che i dati contabili da fornire all’Agenzia delle Entrate.

Nella prima sezione, Condizioni di accesso, i titolari di partita IVA che applicano gli ISA dovranno indicare, barrando l’apposita casella nel rigo P1;

  • di non avere debiti tributari;
  • di aver estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro per tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate (compresi interessi e sanzioni) ovvero per contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione.

Barrando la casella nel rigo P02 sarà necessario dichiarare di non presentare cause d’esclusione dal concordato preventivo biennale, ovvero:

  • mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento;
  • condanna per uno dei reati previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, dall’articolo 2621 del codice civile, nonché dagli articoli 648- bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato. Alla pronuncia di condanna è equiparata la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti.

Nel rigo P03 sarà invece necessario inserire il codice corrispondente agli eventi straordinari che dovranno essere individuati con apposito decreto del MEF.

Si passa poi alle informazioni reddituali, racchiuse nei righi P04 e P05, all’interno dei quali bisognerà inserire rispettivamente:

  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo relativo al periodo d’imposta 2023;
  • il valore della produzione netta rilevante ai fini IRAP per il medesimo periodo.

Questo il set di dati che, incrociato con quelli a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, farà da base all’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per il 2024 e il 2025.

L’accettazione da parte del contribuente potrà avvenire entro la scadenza del 15 ottobre, e obbligherà al versamento delle imposte concordate e all’indicazione degli importi nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP dei due periodi d’imposta.

Concordato preventivo per i forfettari anche dal portale della Precompilata 2024

Il concordato preventivo si applica anche ai contribuenti che applicano il regime forfettario ma sarà previsto inizialmente in via sperimentale e limitatamente ad una sola annualità.

A cambiare anche le procedure d’accesso: l’adesione alla proposta di concordato per il 2024 dovrà avvenire in sede di dichiarazione dei redditi, compilando il quadro LM del Modello Redditi mediante l’applicativo Redditionline.

Non cambiano le date cardine: si partirà dal 15 giugno e ci sarà tempo fino al 15 ottobre.

Guardando alle istruzioni operative fornite dall’Agenzia delle Entrate, per i forfettari sarà quindi la sezione VI del modello Redditi ad ospitare dati e procedure per aderire al “patto” con il Fisco.

Ai fini del calcolo della proposta di concordato, bisognerà compilare i righi da LM60 a LM64:

  • nel rigo LM60, barrando la casella, va indicato di non avere debiti tributari ovvero di aver estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro per tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, compresi interessi e sanzioni, ovvero per contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione;
  • nel rigo LM61, barrando la casella, va indicata l’assenza delle seguenti cause di esclusione:
  1. inizio dell’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta.
  2. mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento;
  3. condanna per uno dei reati previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, dall’articolo 2621 del codice civile, nonché dagli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato. Alla pronuncia di condanna è equiparata la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti;
  • nel rigo LM62, va indicato il codice corrispondente agli eventi straordinari determinati con decreto ministeriale;
  • nel rigo LM63, è riportato il reddito proposto al contribuente ai fini del CPB per il periodo d’imposta 2024.

Barrando la casella nel rigo LM64, il contribuente accetta la proposta di concordato preventivo per il periodo d’imposta 2024, mediante la funzionalità che dal 15 giugno sarà messa a disposizione anche tramite il sito dedicato alla dichiarazione dei redditi precompilata.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui