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Quali sono regole in vigore da rispettare e agevolazioni disponibili per l’affitto di terreni agricoli a boschivi: è boom di richieste

Quali sono le agevolazioni disponibili nel 2024 per l’affitto di terreni agricoli e boschivi?

Le agevolazioni disponibili nel 2024 per l’affitto di terreni agricoli e boschivi sono oggi rappresentati da bonus e incentivi anche a fondo perduto per l’installazione di pennelli fotovoltaici su terreni ma nuova spinta alle fonti rinnovabili arriverà anche dalle nuove agevolazioni e incentivi del Pnrr che saranno disponibili sia per il fotovoltaico con la copertura dei tetti delle stalle e dei ricoveri di attrezzi, sia per i nuovi impianti di biometano, sia per l’agrifotovoltaico con l’impiego della superficie per installare pannelli solari con finalità agricola. 

 

Quali sono le regole, le tasse e le agevolazioni per affittare terreni agricoli e boschivi in fortissimo aumento nel 2024? E’ boom di un ritorno all’interesse per la terra negli ultimi anni, oggi ancor di più: torna a crescere, come molti anni fa, l’interesse per la terra e le coltivazioni e la dimostrazione di questo ritrovato interesse sono le richieste sempre più in aumento di affitto di terreni agricoli e boschivi. Chi non può permettersi di comprare un terreno agricolo, o magari non conviene, cerca terreni in affitto. 

Per l’affitto di terreni agricoli e boschivi sono in vigore regole specifiche da rispettare nonchè tasse da pagare. Vediamo quali sono. 

  • Regole e tasse per affittare terreni agricoli e boschivi 2024
  • Quali sono le agevolazioni disponibili nel 2024 per l’affitto di terreni agricoli e boschivi

Regole e tasse per affittare terreni agricoli e boschivi 2024

L’affitto di un terreno agricolo o boschivo segue le stesse regole di ogni altra forma di affitto di immobili in cui sono presenti due parti, proprietario e inquilino, che in tal caso è l’agricoltore che si impegna a coltivare il terreno. L’affitto di un terreno agricolo o boschivo consiste, infatti, in una forma di concessione del terreno stesso, un fondo o azienda agricola, da parte del proprietario al conduttore (agricoltore) perché se ne prenda cura, godendo poi dei suoi proventi.

Per affittare un terreno agricolo o boschivo si stipula un relativo contratto di affitto che prevede, come ogni altra tipologia di contratto di affitto, il pagamento di un regolare canone di locazione. 

 

Nel caso specifico di un terreno agricolo, il pagamento dell’affitto può consistere o nel pagamento del classico canone di locazione in denaro, o in una prestazione in natura o in una quota dei frutti raccolta dalla terra.

Quando si decide di fare un contratto di affitto di un terreno agricolo o boschivo, bisogna riportarvi dati, informazioni e generalità delle parti, proprietario del terreno e agricoltore a cui viene ceduto, durata della locazione, canone annuo da pagare, clausola con esplicito divieto di subaffitto o subconcessione del terreno stesso.

Qualsiasi sia la forma contrattuale prescelta per l’affitto di un terreno agricolo o boschivo, al pari di ogni altro tipo di contratto, per essere considerato valido e regolare, deve essere registrato entro 30 giorni dalla stipula all’Agenzia delle Entrate direttamente online sul sito web istituzionale delle stesse Entrate o presso una sede dell’Agenzia delle Entrate del Comune in cui si trova il terreno in questione.

Per la registrazione del contratto di affitto di un terreno agricolo, si paga l’imposta di registro nella misura proporzionale dello 0,50% e l’importo dell’imposta non può essere inferiore alla misura fissa di 67 euro. Inoltre, per l’affitto di un terreno agricolo o boschivo, la tassazione del canone non è prevista, cioè non viene calcolato ai fini delle imposte sul reddito della persona fisica titolare del diritto di proprietà. 

Le leggi in vigore prevedono, infatti, l’esenzione per questa tipologia di canone, per cui la tassazione del terreno dato in affitto a terzi in regime ordinario genera una tassazione esclusivamente sul reddito dominicale.

Precisiamo che un contratto di affitto di un terreno agricolo ha una durata minima di 15 anni, considerando che per il ciclo dell’agricoltura che prevede semina, raccolta, potatura e altre operazione, è necessario molto tempo. Gli anni si riducono, passando da 15 a 6 anni, solo nel caso in cui l’affitto riguardi i terreni poco produttivi. 

Tanto quanto si cercano terreni agricoli in affitto per coltivazioni, tanto, stando alle ultime notizie, si richiedono sempre più i terreni per la realizzazione di sistemi cosiddetti di agrivoltaico. Si tratta di un sistema per la produzione di agricola e fotovoltaica sullo stesso terreno. 

Secondo alcuni esperti, affittare terreni agricoli per una soluzione combinata di produzione di energia elettrica attraverso pannelli agrivoltaici sospesi e una coltura sottostante è una buonissima alternativa alla creazione di associazioni temporanee di impresa, che coinvolgono una impresa agricola, una impresa energetica o un gruppo di imprese dedicate all’agrovoltaico. 

Quali sono le agevolazioni disponibili nel 2024 per l’affitto di terreni agricoli e boschivi

Stando a quanto riportano le ultime notizie, non sono al momento disponibili particolari agevolazioni per l’affitto di terreni agricoli e boschivi ma, probabilmente, come ogni anno dal mese di marzo, in poi, saranno pubblicati nuovi bandi, forse a livello locale, o a livello regionale ma anche europeo, con incentivi e aiuti per l’affitto di terreni agricoli e boschivi.

E’ possibile, però, per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola di età inferiore ai 35 anni usufruire di una detrazione pari al 19% delle spese sostenute per i canoni di affitto dei terreni agricoli.

La detrazione spetta nel limite di 80 euro per ogni ettaro di terreno affittato e fino ad un importo massimo di 1.200 euro annui. La detrazione spetta solo nel caso di contratto del terreno redatto in forma scritta.  

Le uniche agevolazioni a fondo perduto al momento disponibili per chi ha terreni agricoli e boschivi, sia in affitto che di proprietà, per l’installazione di pennelli fotovoltaici su terreni ma nuova spinta alle fonti rinnovabili arriverà anche dalle nuove agevolazioni e incentivi del Pnrr che saranno disponibili sia per il fotovoltaico con la copertura dei tetti delle stalle e dei ricoveri di attrezzi, sia per i nuovi impianti di biometano, sia per l’agrifotovoltaico con l’impiego della superficie per installare pannelli solari con finalità agricola. 

Per quanto riguarda la possibilità già in vigore di usufruire di incentivi a fondo perduto per l’installazione di pannelli solari su terreni, si tratta di nuovi contributi a fondo perduto che si possono ottenere per le spese relative all’acquisto e installazione degli impianti e lavori correlati, spese per il monitoraggio dell’impianto, per spese tecniche, spese di istruttoria e di gestione della pratica, ma anche per oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento.

I contributi a fondo perduto per l’installazione di pannelli solari possono essere concessi in misura non superiore al 40% del costo totale dell’intervento. Possono presentare la domanda per i contributi a fondo perduto per l’installazione di pannelli solari i proprietari dei terreni e le domande si possono inviare online dal momento della pubblicazione dei diversi bandi regionali.

Agevolazioni a fondo perduto certe che si possono ora ottenere per terreni sono quelle destinate ai giovani che vogliono avviare un’impresa agricola e risiedono in zone rurali svantaggiate o in ritardo rispetto allo sviluppo nel resto del territorio. 

Si tratta, però, di finanziamenti a fondo perduto validi per l’acquisto e non per l’affitto di terreni che prevedono la restituzione solo del 50% del capitale con prestiti a tasso agevolato, mentre il restante 50% è carico delle istituzioni e a cui possono accedere i giovani tra i 18 e i 36 anni o già in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o che intendono conseguirla entro due anni dalla presentazione della domanda. 

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